Michele Ricca

Michele Ricca

Michele Ricca, tra il 1989 e il 1998 ha lavorato per alcune agenzie specializzate delle Nazioni Unite, PAM (Programma Alimentare delle Nazioni Unite), ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e ACNUDR (ovvero Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani), in Mauritania, Kenya, Somalia, Ruanda, ancora per ACNUR in Bosnia- Erzegovina, e infine per “Staff College” delle Nazioni Unite a Torino.
Nel 1998, 1999 e 2000 ha lavorato per OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa), in Bosnia-Erzegovina e Kosovo. Dopo delle pause ed alcune esperienze con società private di consulenza nel 2002,
a partire dal 2003 fino al 2006 entra a far parte del CICR (Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra), per il quale vive e lavora in Nigeria, Congo RDC, Georgia e Ossezia del Sud. Dal 2007 al 2011 lavora invece per la DGCS (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo) del MAE (Ministero degli Esteri dell’Italia), ancora una volta in Kenya, Somalia e Kosovo, Paesi a cui si aggiungono questa volta Liberia, Pakistan e Afghanistan. Tra il 2013 e il 2014 lavora per una ONGI francese, (TGH, “Triangle Génération Humanitaire”) come Capo Missione in Sudan, sia a Khartoum che in Darfur.
A partire dall’autunno del 2014 e finoal Dicembre 2021 ha lavorato di nuovo per l’OSCE, questa volta in Ucraina,
per più di un anno in Donbass, come monitor della linea del fronte, e anche su casi di violazioni di IHL, come parte della SMMU (Special Monitoring Mission in Ukraine). Successivamente ha lavorato a Kherson come analista e come SMMU “Human Dimension Focal Point”, preparando rapporti sulla società civile. Più specificamente, analizzando la situazione delle minoranze etniche e religiose, e delle attività dei gruppi estremisti presenti nella regione.