Democrazia Futurista

Marinetti si fa artefice di nuove idee e proposte per il rinnovamento dell’Italia contenute nei ventisei punti (o capitoli) di Democrazia futurista. Il testo si avvia riferendosi, più che al più noto Manifesto del futurismo, al precedente Manifesto del Partito Politico Futurista Italiano pubblicato l’11 febbraio 1918. Se si dovessero sintetizzare con una parola le proposte marinettiane, questa sarebbe senz’altro rivoluzione, riassunta nella formula “conflagrazione futurista”. Una rivoluzione contro la classe dirigente che governava il paese e regolava la vita italiana ridotta “a una convivenza cretina di quadri d’antenati e di una lurida servaccia”, la necessità della rivoluzione nasceva per superare il sistema di governo democratico. Tale rivoluzione doveva segnare una netta cesura con il passato poiché “noi non dobbiamo nulla al passato”. Marinetti si scaglia contro la tradizione colpevole di essere un freno allo sviluppo del paese e della nuova classe dirigente: la borghesia, vera potenza produttiva del lavoro.

“L’Italia, che non potrà mai vincere tutte le concorrenze nell’agricoltura, nel commercio e nella industria, deve invece conquistare il suo primato assoluto nel pensiero, nell’arte, nella scienza”.

Pagine
200
Codice ISBN
9788899564018
Prezzo
 14,25
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Rassegna stampa

Filippo Tommaso Marinetti, intellettuale non conformista ante-litteram, in tutta la sua vita cercò con straordinaria forza d’animo di condurre la società verso un profondo cambiamento, anche radicale, infondendo nuova linfa vitale alla letteratura, all’arte e alla politica.